Agaricus arvensis (prataiolo maggiore)

Agaricus arvensis-pineta-mauro-1
 

Agaricus arvensis: andiamo alla scoperta di questo fungo grazie al nostro esperto Mauro Valentini.

Agaricus arvensis: tassonomia

  • Divisione: Basidiomycota
  • Classe: Agaricomycetes
  • Ordine: Agaricales
  • Famiglia: Agaricaceae
  • Genere: Agaricus
  • Sottogenere: Agaricus
  • Sezione: Arvenses
Agaricus arvensis-pineta-mauro-2

Nome italiano

Prataiolo maggiore.

Etimologia

L’epiteto Agaricus deriva dal greco αγαρικόν = fungo degli Agari; perché secondo Dioscoride proveniva dall’Ucraina, che a quel tempo veniva chiamata “Terra di Agaria”. L’epiteto arvensis deriva dal latino arvensis = campo arato.

Cappello

6-20 cm, emisferico, poi si espande fino a piano convesso; margine involuto, poi disteso a maturazione, ornato dai residui del velo. Superficie da liscia a finemente squamosa, che si fende col tempo secco, di colore biancastro, a volte nocciola chiaro al disco, crema al margine, diventando lentamente giallo ocra con l’età.

Lamelle

Strette, libere, dapprima grigio-rosee, poi color carne ed infine bruno violacee.

Gambo

4-14 cm e spesso 1-3,5 cm, da cilindrico ad affusolato e allargato alla base, farcito, liscio all’apice, da bianco a crema, qualche volta cosparso di scaglie alla base, occasionalmente ingiallisce lentamente.

Anello

Il velo membranoso con la superficie liscia in alto e quella sotto con squame cotonose crema o nocciola, disposte a forma di dente, formano un anello supero, simile a una gonnellina.

Carne

Bianca quasi immutabile ingiallisce leggermente; spessa, solida ma soffice con l’età. Odore di anice, sapore gradevole di nocciole.

Habitat

Cresce in archi e cerchi in zone erbose (prati arborati e pascoli) da maggio a ottobre.

Commestibilità e Tossicità

Ottimo commestibile, sia da crudo che da cotto.

Agaricus arvensis-pineta-mauro-3

Osservazioni

L’odore gradevole negli esemplari giovani, l’anello “doppio strato” con la parte inferiore a “ruota dentata”, l’habitat erboso e la tendenza a colorarsi lentamente di giallo se contuso (che lo fanno collocare tra i prataioli detti ingiallenti), aiutano nel riconoscimento.

È uno degli Agaricus più ricercati per le qualità organolettiche e la gradevolezza della carne, di norma cresce in ambiente prativo, nei tipici pascoli montani, il cappello raggiunge dimensioni importanti, anche oltre 20 cm di diametro. Inizialmente globoso, poi convesso, a maturità disteso con una tipica forma trapezoidale, bianco, di aspetto setoso, ingiallisce al tocco o allo strofinio.

Le lamelle da giovani sono di un grigio chiaro per passare con la maturazione delle spore ad un bruno cioccolata. Il gambo è di forma cilindrica, liscio, munito di un anello complesso formato da due strati. La carne emana un gradevole odore anisato.

Questa specie può essere confusa con Agaricus xanthodermus s.l., tossico, che presenta sempre un odore sgradevole definito di fenolo o inchiostro ed ha la carne che vira repentinamente al giallo carico, citrino, soprattutto alla base del gambo, per poi regredire nuovamente nel giro di qualche minuto.

Se desiderassi conoscere maggiori info anche sugli altri Agaricus, qui puoi trovare i nostri speciali su: Agaricus augustus, Agaricus bitorquis, Agaricus campestris.


Lascia un commento