Amanita crocea (bubbolina)

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L’Amanita crocea o bubbolina è un fungo presente prevalentemente nei luoghi umidi, muschiosi ed erbosi. Ringraziamo il nostro Mauro Valentini per questo interessante articolo.

Amanita crocea: tassonomia

  • Divisione: Basidiomycota
  • Classe: Agaricomycetes
  • Ordine: Agaricales
  • Famiglia: Amanitaceae
  • Genere: Amanita
  • Sottogenere: Amanita
  • Sezione: Vaginatae
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Etimologia

L’epiteto Amanita deriva dal greco Ἀμανὶτης [Amanitos] = fungo del monte Amano, da Ἄμανος [Amanos] = Amano, catena di monti tra la Cilicia e la Siria, nella Turchia asiatica, dove questa specie sembra fosse abbondante in antichità. L’epiteto crocea deriva dal latino crocus = pianta del croco, per il colore giallo come quello dello zafferano.

Cappello

5-8 (12) cm, all’esordio allungato e stretto sul gambo, infine allargato, senza essere quasi mai totalmente espanso, con umbone centrale ampio; sericeo con tempo asciutto, untuoso e viscido in caso di pioggia, non presenta quasi mai decorazioni velari sul cappello, margine del cappello nettamente rigato; sul cappello predominano i cromatismi dell’arancio con varie sfumature, tenui ma anche molto forti, i colori sono più intensi al centro del cappello. Lamelle separate dal gambo, serrate e minute, biancastre o crema, con numerose lamellule.

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Gambo

7-14 × 1-2,5 cm, allungato, stretto in alto, rivestito da minute squamule concolori al pileo (biancastre nella varietà subnudipes); in origine pieno e poi con cavità. Anello assente “obliterato”. Volva consistente, alta sul gambo, strettamente ancorata alla base dello stipite, svasata in alto, biancastra, più scura internamente.

Carne

Poco spessa e consistente, leggera, bianca o biancastra, aranciata ai margini in modo abbastanza netto. Odore leggero, priva di sapori significativi, dolciastra.

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Habitat

Specie ubiquitaria, la troviamo prevalentemente nei luoghi umidi, muschiosi ed erbosi. Si tratta di una specie abbastanza localizzata e non reperibile ovunque, dove presente può mostrarsi con produzioni densamente gregarie, fruttifica dal mese di Agosto fino a tutto Novembre.

Commestibilità e tossicità

Buon commestibile dal sapore delicato (esige cottura adeguata, 15 minuti dal primo bollore, perché è tossica da cruda, quindi con commestibilità condizionata alla cottura).

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Osservazioni

Pur avendo cromatismi del cappello che ricordano molto la ben più conosciuta Amanita caesarea, l’assenza di anello e il colore biancastro del gambo e delle lamelle, ne consentono una facile separazione.

Curiosità

Il Gruppo delle Amanita del sottogenere Amanita, sezione Vaginatae, è costituito da un numero di specie molto vasto e ancora non ben delimitato. Tranne rarissimi casi, per una corretta determinazione di una specie appartenente a questo gruppo è indispensabile un’attenta osservazione microscopica.

Le Amanita della sezione Vaginatae sono tutte commestibili di ottimo pregio; si utilzza solo il cappello ed è obbligatoria una cottura adeguata di 15 minuti (commestibilità condizionata alla cottura). Essendo funghi molto fragili devono essere raccolti con grande delicatezza.

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