Bici in inverno: 3 itinerari da percorrere in Trentino Alto Adige

 

La stagione più fredda dell’anno è ormai alle porte: le giornate sono corte, ma spesso soleggiate e terse, l’aria frizzante, le cime delle montagne imbiancate dalle prime nevi…
Con il giusto equipaggiamento, nonostante un calo sensibile delle temperature, anche in Trentino – Alto Adige è possibile andare in bici in inverno lungo suggestivi itinerari tra valli, laghi e le vette dolomitiche. Di seguito vi suggeriamo 3 itinerari in bici adatti alla stagione fredda.

Il giro dei castelli della Val di Non

Fondo: asfalto
Lunghezza: circa 60 km
Cosa fare sull’itinerario:

  • visitare Castel Thun,
  • pedalare tra i meleti della Val di Non,
  • assaggiare, magari a fine giro, le prelibatezze locali come i tortei di patate e la mortandela

Il primo percorso inizia a poca distanza dal nostro hotel. Partendo dal paese di Campodenno, in bassa Val di Non, si segue questo originale itinerario tra i castelli della vallata. Pedalando verso l’Alta valle si attraversano le località di Termon, Cunevo – sopra il quale, con un po’ di attenzione, si riescono a scorgere i resti di Castel Corona -, Flavon e Terres per poi scendere fino a lambire il Rio Tresenga. Dopo la discesa bisogna risalire verso Tuenno dietro il quale si estende la Val di Tovel, nel Parco naturale delle Dolomiti di Brenta. Da Tuenno si raggiunge velocemente il bel Castel Nanno di epoca medievale ma restaurato totalmente nel XVI secolo.

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Castel Nanno sorge in prossimità di Pavillo e di un’altra fortificazione della valle: Castel Valér, situato nel paese di Tassullo. La particolarità di questo monumento è la torre ottagonale che, con i suoi 40 metri, viene considerata la più alta dell’intera provincia di Trento. Il castello conta più di 100 stanze e, nonostante sia di proprietà dei Conti Spaur, è visitabile dal 2017. Da Tassullo l’itinerario scende verso la diga del lago di Santa Giustina ma, per allungarlo un po’, è possibile salire verso Cles e il parco del Doss di Pez per avere una spettacolare panoramica sul bacino artificiale e Castel Cles, sospeso sull’acqua.

Scendendo verso la diga bisogna fare attenzione al traffico, sostenuto negli orari di punta. Dalla località di Dermulo si inizia l’ascesa verso l’altopiano della Predaia con Coredo e Tavon, raggiungendo in breve tempo il portone di Castel Bragher prima di scendere a Taio.

Si pedala quindi verso Segno, per imboccare la pista ciclabile del Sabino che termina sulla vecchia strada della vallata. Castel Thun è ormai vicino anche se la salita richiede un minimo di allenamento. Da Sabino si raggiunge Toss e poi l’ingresso del castello più famoso della Val di Non. Una visita è davvero consigliata prima di rientrare verso Campodenno. L’itinerario scende verso Vigo di Ton, Raut, il torrente Noce e il biotopo della Rocchetta. Una volta superato il corso d’acqua comincia la risalita verso Campodenno passando da Crescino e facendo tappa a Castel Belasi, una fortificazione che vanta un mastio pentagonale eretto in marmo e un buono stato di conservazione dopo gli interventi voluti dal comune di Campodenno. Il castello si trova in località Segonzone e dalle sue torri si avvistano altre quattro fortificazioni dell’area. Il giro ad anello termina a Campodenno dopo circa 60 km.

Anello della conca del lago di Caldaro in bici

Fondo: asfalto
Lunghezza: circa 55 km
Cosa fare sull’itinerario:

  • degustare un bicchiere di vino del lago,
  • fare birdwatching dalle torrette di avvistamento del biotopo,
  • visitare Castel Firmiano e Bolzano

Il secondo percorso in bici inizia dalla stazione di Egna, nella Valle dell’Adige. Per raggiungere la stazione di Egna in bici da Coredo, dove si trova il Pineta, si può percorrere la nuova ciclabile del Sabino che da Segno scende verso la bassa valle. La ciclabile è raggiungibile dalla strada che costeggia Castel Bragher per poi scendere a Taio e Segno. Da Sabino poi la vecchia strada della Val di Non si collega facilmente con la pista ciclabile della Valle dell’Adige che, in direzione di Bolzano, passa in prossimità di Egna.

Dalla Egna si raggiunge presto la zona periferica di Termeno da dove si risale la sponda orientale del lago tra vigneti e zone umide dove dedicarsi al birdwatching. Chi vuole visitare anche i laghetti di Monticolo (spesso ghiacciati e per questo suggestivi) può farlo spingendosi oltre il bivio per il paese di Caldaro per poi tornare sull’itinerario poco più avanti, in località San Michele.

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Da Caldaro ha inizio l’itinerario ciclabile Oltradige che ricalca i vecchi binari di una ferrovia dismessa. La percorrenza è piacevole e sicura, mentre i paesaggi di questa area vitivinicola scorrono lenti.

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La ciclabile prosegue tra gallerie pittoresche e tratti dove emerge chiaramente il passato ferroviario e ben presto raggiunge i piedi di Castel Firmiano, un antico maniero visitabile in cui è stato allestito uno dei musei della montagna curati dall’alpinista Reinold Messner. La ciclabile, poco oltre, si immette sulla pista ciclabile dell’Adige che collega Merano a Trento e poi Verona. Si svolta a destra e in meno di due chilometri si dovrà decidere se proseguire il viaggio in bici verso Trento e rientrare alla stazione di Egna o se deviare verso Bolzano, un paio di chilometri più a nord, per visitare la città.

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 La Valle dell’Adige e le cantine

Fondo: asfalto
Lunghezza: circa 60 km
Cosa fare sull’itinerario:

  • visitare una cantina e degustarne i vini,
  • godere dei paesaggi sulla Valle dell’Adige,
  • pedalare immaginandosi di essere ad un Giro del Trentino con Francesco Moser e gli altri campioni provinciali

Il terzo percorso in bici attraversa la zona vitivinicola più conosciuta del Trentino, la Piana Rotaliana, sviluppandosi tra la pista ciclabile lungo il fiume Adige e le colline orientali.

Per raggiungere il punto di partenza, San Michele all’Adige, direttamente in bici dal nostro hotel si può nuovamente percorrere la nuova ciclabile del Sabino, per poi svoltare in direzione sud, verso Trento, una volta giunti sulla pista  ciclabile dell’Adige. Consigliamo massima prudenza nell’attraversamento della strada in località Rocchetta per scarsa visibilità all’incrocio.

Da San Michele all’Adige, dove si può visitare il Museo degli usi e dei costumi della gente trentina, si sale in direzione del Maso Rosabell, di Panizza di Sopra e del Maso Spon. La vista sulla valle dell’Adige è ad ogni pedalata sempre più piacevole.

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Il percorso scende poi a Pressano prima di raggiungere Lavis. Dalla località si consiglia di risalire verso Meano e Gardolo di Mezzo dove anche il grande ciclista Francesco Moser ha la sua cantina. Da Gardolo di Mezzo poi si scende verso il fiume Adige per imboccare la pista ciclabile che collega Merano a Trento. Esiste la possibilità di allungare il tracciato fino al capoluogo per visitare Piazza Duomo, il Castello del Buonconsiglio e il vivace centro storico. Se non si è interessati a questa possibilità basterà seguire la ciclabile verso la Piana Rotaliana per rientrare a San Michele all’Adige.

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Autore: Veronica


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