Autunno in bici: 3 itinerari da non perdere e qualche consiglio

 

L’autunno è una delle stagioni più piacevoli per andare in bici e MTB, questo è un dato di fatto: i boschi indossano la loro veste più colorata e vivace, le giornate sono ancora piuttosto lunghe e i cieli spesso tersi.

In questo articolo vogliamo dare qualche suggerimento ai nostri amici ciclisti per immergersi nell’autunno del Trentino con le due ruote, tra le foreste di larici o castagni, tra i rododendri o gli arbusti di mirtillo.

In Trentino, e più precisamente in Val di Non, molti tracciati si prestano a essere percorsi in questa stagione; alcuni di questi sono così emozionanti che sarebbe un vero peccato lasciarseli scappare… vediamo insieme tre itinerari da non perdere!

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Lago di Tovel in autunno “foliage”

Incastonato tra le vette severe delle Dolomiti di Brenta, nell’omonimo parco naturale, il lago di Tovel è uno degli specchi d’acqua più caratteristici del Trentino (scopri la sua leggenda).

In autunno gli alberi che si specchiano nelle sue gelide acque cambiano presto colore e lo spettacolo naturale è da cinque stelle. Le sagome colorate si riflettono vivide sulla superficie mostrandosi agli spettatori in tutta la loro bellezza.

Percorrere questo itinerario MTB in autunno è possibile soprattutto nelle giornate serene anche perché, in caso di pioggia, spesso le rocce friabili scivolano a valle e può risultare pericoloso.

La strada che da Tuenno, in Val di Non, sale al lago, si districa tra le pareti verticali delle vette e un’antica frana molto suggestiva. Il consiglio è quello di compiere l’ascesa su asfalto (in pieno autunno la strada viene chiusa al traffico veicolare e quindi ci si ritrova a pedalare nel silenzio più assoluto!) fino a Tovel e poi, dopo aver percorso il periplo un po’ in sella e un po’ a piedi per la presenza di scalinate, rientrare a Tuenno seguendo il Sentiero delle Glare ossia il percorso sterrato lungo l’antica frana.

Nei periodi di alta stagione il trail non è percorribile, ma durante l’autunno, in bici è affrontabile data l’assenza di escursionisti.

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Lago Smeraldo e la ciclabile dell’Alta Val di Non

Da Malgolo, a due pedalate da Coredo e dal Santuario di San Romedio, inizia la pista ciclabile dell’Alta Val di Non.

Seguendo la pista ciclabile durante l’autunno in bici, ci si immerge tra meleti variopinti e caducifoglie colorate. Questo itinerario ciclabile compie un anello nella parte più alta della valle ma per raggiungere il lago Smeraldo è necessaria una piccola deviazione dal paese di Fondo.

Il lago Smeraldo sorge a 1000 metri di quota ed è suggestivo in tutte le stagioni, ma in autunno sfoggia la sua veste più bella. Anche qui come a Tovel, i riflessi degli alberi che mutano sono sorprendenti.

Dopo una sessione fotografica e un picnic, prima di riprendere la pista ciclabile per tornare a Malgolo, suggerisco di raggiungere a piedi il vecchio mulino sul Rio Sass… lo spettacolo è garantito.

Dal Pineta poi trovi il percorso consigliato per raggiungere la ciclabile in modo sicuro senza passare per le strade troppo affollate.

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Biotopo della Rocchetta a due ruote

Il terzo itinerario per scoprire l’autunno in bicicletta in Val di Non è quello che conduce al biotopo della Rocchetta, all’imbocco della vallata. Dall’altopiano della Predaia si può seguire la strada secondaria verso Castel Valer per poi proseguire fino a Taio e Segno imboccando la nuova pista ciclabile del Sabino.

Terminato il tratto ci si ritroverà a pedalare sulla vecchia strada in direzione della Valle dell’Adige e del biotopo. Si dice che la Rocchetta sia uno dei luoghi più freddi della Val di Non e così, anche in alcune giornate autunnali, l’acqua del torrente Noce che si insinua tra la vegetazione dell’area naturale gela.

Con l’arrivo del sole poi dal ghiaccio sale una nebbiolina attraverso la quale filtrano i raggi caldi.

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Consigli utili: come vestirsi in bici in autunno

L’autunno è una stagione meravigliosa per andare in bicicletta ma, visto l’abbassamento della temperatura e una certa predisposizione stagionale alla pioggia, è bene munirsi dell’equipaggiamento adeguato.
Vestirsi a cipolla è sicuramente la soluzione migliore.

  • Parte superiore del corpo: indossare un intimo tecnico a contatto con la pelle, seguito da una maglia traspirante, una felpina e una giacchetta antivento per il busto. Questo modo di vestirsi permetterà ai bikers di regolare al meglio la temperatura corporea in base alle situazioni.
  • Parte inferiore del corpo: indossare i pantaloncini imbottiti supportati dai gambali in modo da non lasciare scoperte le gambe (ma poterle anche scoprire all’occorrenza).
  • Estremità: indossare i guanti (da valutare se pesanti o leggeri in base alla giornata), una fascia o un passamontagna sulle orecchie e sulla testa, coperti con il casco, calze traspiranti ma pesanti e scarpe adatte anche a camminare ai piedi.

L’autunno in bici è davvero pittoresco: il foliage rende i paesaggi meravigliosi ad ogni angolo ma, come sempre, prima di partire per un’avventura a due ruote è necessario equipaggiarsi al meglio.

Per chi vuole unire i tour in bici a un po’ di relax, ecco due offerte del Pineta Nature Resort:

Autore: Veronica Rizzoli – Life in Travel


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