Un augurio di Natale e Felice Anno tutto speciale! In diretta dal Brasile..

 

Nell’augurarvi buon Natale e un felice Anno nuovo vi allego la lettera di un caro amico, Luis, che mi scrive dal Brasile.

Come tanti di voi già sanno, ogni anno sosteniamo i progetti di Luis nelle comunità afro-discendenti del Brasile, grazie al contributo di molti #PinetaLovers che partecipano all’iniziativa “Adotta un Melo”.

Ogni Natale il mio amico Luis mi scrive degli auguri intensi … speciali che quest’anno ho piacere di condividere con voi!! 

Buona lettura ….

Via di accesso al Quilombo
Via di accesso al Quilombo

NATALE 2016-PROFUMO DI PANE – PROFUMO DI VITA

“Confesso che sto attraversando un periodo non facile per tutto quello che avviene attorno a noi e sulle strade del mondo. Ho sempre tenuto le porte e le finestre della mia vita spalancate sulla realtà del mondo, del dolore altrui. L´immagine suggerita da papa Francesco di aprire le porte della misericordia mi tocca profondamente. Cercare di mantenere il cuore e la mente aperti alle tragedie del mondo fa un gran male all’anima: ti senti oppresso al pensare a tante guerre, a tanto dolore, a tanta ingiustizia, a tante armi che si continua a costruire, a tanti soldi e beni che continuano ad essere accumulati in poche mani, allo spreco, alla terra violentata.

Il nostro lavoro qui è messo alla prova da un colpo di stato, che voluto da chi non ha misericordia del dolore altrui (i potenti e prepotenti di sempre), mette al bando tanta gente dei QUILOMBOS che da secoli aspetta la presenza dello stato. Alle volte ti viene voglia di buttare tutto per aria. Persone vicine che cerchi di aiutare e che, per un destino assurdo, non fanno un passo per aiutarsi.

Sento l’oppressione del male, lo smarrimento lungo il cammino non facile della solidarietà dove incontri luci ed ombre, dove ti trovi di fronte alle tue fragilità. Quando al mattino apro le finestre e le porte del mio cervello sulla realtà, le fibre più profonde si ribellano a dover ricominciare sempre…sempre ricominciare, rifacendosi alle motivazioni che ti hanno sorretto fin qui e che non possono essere viste come chimere che lungo la vita ti hanno trascinato ed illuso.dsc_0765

Ma….un pomeriggio, camminando lungo un marciapiede con passo affrettato, mi trovo davanti ad una carrozzella condotta da una nonna e dentro una bimba sorridente piena di vita e all’improvviso mi invade un profumo di pane fresco. Sto passando vicino ad un panificio. Mi vien da pensare al rituale secolare della cottura del pane che in molti popoli, direi in tutti i popoli sotto forme differenti (pane di mais, di riso, di patata, etc.) che al mattino da forza ed animo nel cominciare un nuovo giorno.

Pane fresco e bambini. profumo di pane e di bambini, come si dice qui (cheiro de nené). In mezzo alle guerre, alle distruzioni…si continua a fare il pane ed a fare bambini per sfidare la puzza di morte che dilaga. Vita e morte sempre in conflitto e noi che dobbiamo per scelta non solo spalancare ma buttar giù tutte le porte/muri vecchi e nuovi, che si alzano per dividere l’umanità.

In un mondo di ostentazione del dio capitale, del lusso sfrenato, dello spreco, dell´effimero, dobbiamo lasciare che il profumo di pane con tutto quello che può significare questa parola, ed il profumo di bimbo/vita nuova, possa invadere strade, case, banche, strutture economiche: le moderne cattedrali, assurde cattedrali della società sprecona del benessere ad ogni costo e portare la novità, lo scombussolamento, il dubbio.

Credo che ci siamo assuefatti al dolore altrui, alle miserie che tutti i giorni sono sbattute in prima pagina. Fino a che punto tutto questo è capace di farci soffrire come ci fa soffrire un dolore di casa o della parentela?.

Tutta l´umanità ci appartiene. Non possiamo essere indifferenti: il dolore altrui ci deve far star male. Non possiamo lasciare naufragare nei vari mediterranei del mondo la nostra capacità di ribellarci nel vedere tanta gente alla deriva e che si aggrappa a qualsiasi barone per sopravvivere ad un crudele destino. Mi intenerisce il cuore vedere l´ottantenne papa Francesco sempre alla finestra del mondo per vedere, toccare, farsi coinvolgere da quanto avviene sotto i suoi occhi ed allo stesso tempo, come un saggio buon nonno, cullare la bimba della misericordia che profuma di pane fresco e di vita, vita che in tutti i modi esplode in ogni canto del mondo. Misericordia/tenerezza/solidarietà/fratellanza/accoglienza: facciamo scorrere il nostro arrugginito vocabolario delle parole più sacre e più vere pronunciate dall’umanità, affinchè diventino parole scritte con le buone azioni.

Ed allora auguro a tutti noi un Natale che ci scomodi, ma che profumi di pane e di vita”.

Un abbraccio, con affetto Gigetto/Luis – e tutta la famiglia Sicher

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Per più Info… Per condividere ecco il conto corrente di Luis e dell’associazione ACCADE: Cassa Rurale Bassa Anaunia – Denno IT90X0807934730000000300384  Vuoi un pò più di informazioni.. vai Qui: AltroBrasile


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