Tre tradizioni natalizie del Trentino Alto Adige che forse non conosci

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Sta arrivando il Natale e noi ci prepariamo! Qui in Trentino, come in ogni parte d’Italia, il Natale porta con sé le sue tradizioni: dalla preparazione di dolci tipici alla celebrazione di figure magiche anche nelle valli dolomitiche il periodo natalizio è ricco di momenti speciali, intimamente legati a gesti e rituali antichi. Per voi ne ho scelti tre, abbastanza singolari, che vi faranno venire l’acquolina in bocca e anche la tremarella… siete curiosi? Allora andiamo a scoprire insieme tre tradizioni del Natale in Trentino Alto Adige.

Lo Zelten trentino: il re dei dolci di Natale

Chi è mai stato almeno una volta in Trentino durante i mercatini di Natale? Avrete assaggiato di sicuro lo zelten, re delle bancarelle natalizie, il più famoso tra i dolci della nostra regione.

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Lo Zelten è una versione festiva del pane tradizionale fatto in casa, arricchita con fichi secchi, uvetta sultanina, noci, nocciole, mandorle. In alcune ricette, viene aggiunta anche frutta candita. Gli ingredienti cambiano di casa in casa, quindi non stupitevi di assaggiare zelten molto diversi tra loro. Quello che forse non conoscete è l’origine del suo nome. “Zelten”, che suona così strano, sembra avere origine dal tedesco “selten”, a volte. Starebbe a indicare l’eccezionalità della sua preparazione: i contadini potevano permettersi di cucinare un pane così ricco solo per festeggiare il Natale. Scopri la ricetta dello Zelten by Pineta!

La Strozegada di Santa Lucia

Come in molte regioni del Nord Italia (Veneto e Trentino in particolare) il passaggio di Babbo Natale è preceduto dall’arrivo di Santa Lucia, la martire cieca famosa per portare dolcetti e piccoli regali ai bambini. Durante la notte tra il 12 e il 13 dicembre in molte parti del Trentino il passaggio della santa con l’asinello è invocato con una cerimonia a lume delle fiaccole. La tradizione prevede che grandi e piccini preparino le “strozeghe” (barattoli e lattine legati tra loro con filo e spago) da trascinare per le vie e le piazze del paese con lo scopo di richiamare l’attenzione di Santa Lucia. Arrivata a destinazione, con la sua magia, la santa lascerà in ogni casa cestini pieni di frutta secca, caramelle e piccoli doni a tutti i bambini buoni.

Da piccola attendevo con trepidazione l’arrivo di Santa Lucia: ricordo che preparavo per lei un bicchiere di latte e biscotti, mentre al ristoro dell’asinello ci pensava papà che predisponeva acqua e pannocchie sul balcone. Al mattino non c’erano più… anche questo contribuiva ad aggiungere fascino alla tradizione! Ora scopriamo un’usanza ben meno tenera, quella dei “krampus”.

Scappate, arrivano i Krampus!

Non spaventatevi se, per le vie di alcuni paesi trentini e altoatesini, incontrerete dei diavoli con addosso pelle di bestiame, catene, campanacci, alti zoccoli in legno e maschere terrificanti. Gli orribili “krampus” invadono le strade, rincorrendo e punendo i bambini cattivi.

krampus diavoli tradizione natale
Foto di: R. Brunel – Archivio Apt Val di Fassa

Ma chi sono questi “Krampus”? E soprattutto che cos’hanno a che fare dei mostri con il Natale? Nella sera del 5 dicembre gli spaventosi diavoli si uniscono al corteo di San Nicolò, quel santo bianco con la barba che in Val di Fassa e altre zone limitrofe, tra i bambini, è più popolare di Babbo Natale (a cui sembra aver dato origine, tra l’altro). Il santo distribuisce dolci e doni ai bravi bambini, mentre i krampus, con i loro volti spaventosi, passano a punire quelli che non si sono comportati bene. Ma la loro origine sembra tutt’altro che cristiana…

I krampus, dalle sembianze “caprine” (simili al Dio Fauno) escono dalla foresta nel solstizio d’inverno, quando la luce si fa più fioca. Per queste caratteristiche sono assimilabili a delle figure pre-cristiane, legate a riti ancestrali per celebrare il ciclo di morte e rinascita della natura. Queste figure mostruose incarnavano le paure degli antichi per l’arrivo della stagione fredda, del buio e delle tenebre, oggi rischiarate dallo spirito del Natale. Come avete letto ci sono modi molto diversi per festeggiare il periodo natalizio. A voi quale è piaciuto di più?

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Ilenia Morandi


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