Una briciola di bimba.. di Luís Zadra!

 

Cari amici, come ben sapete ogni anno rinnoviamo la nostra iniziativa “ Adotta un melo in fiore” che permette di aiutare il nostro caro amico Gigetto Zadra e la comunita del Matão in Brasile.

Nell’anno 2015 grazie a tutti i vostri meli in adozione abbiamo raccolto 800 € che abbiamo versato interamente. Grazie a tutti!

Anche quest’anno con “Una briciola di bimba.. di Luís Zadra”, il nostro Gigetto con una delle sue belle lettere ci  racconta la sua storia, le sue sfide, i suoi traguardi e la sua voglia di continuare ad aiutare.

Quest’anno una storia #strappalacrime.. Leggetela ed immergetevi nel suo mondo, e mi raccomando fate un piccolo regalo a lui e a tutta la comunità!

Una briciola di bimba di Luís Zadra

Sono le dieci del mattino quando la piccola Taís viene dimessa dall’ospedale dove era stata ricoverata in fin di vita una decina di giorni fa. La carichiamo in macchina insieme alla mamma Ingrid di 17 anni, al nonno Luís e Francimar in attesa di organizzare il viaggio di ritorno al suo villaggio quilombola distante 450 chilometri da João Pessoa.

Tais_briciola di bambina_adotta un melo in fiore

La piccola Taís era nata settimina in circostanze drammatiche in un ospedale del comune di Manaira. Il medico di turno non se la sentiva di seguire il parto perchè considerato troppo a rischio e cosí, non essendoci altra scelta, le infermiere hanno preso l’iniziativa: due si sono occupate del parto mentre la terza, in ginocchio di fronte al letto, pregava perchè tutto andasse bene. A causa di un’infezione e altre complicazioni successive al parto il medico ha deciso che la piccola doveva essere ricoverata urgentemente in terapia intensiva. Una vera Via crucis trovare un posto: 450 chilometri entrando e uscendo da vari ospedali al completo, finchè finalmente è saltata fuori una incubatrice libera in una clinica di João Pessoa. L’urgenza da queste parti non conta, il tempo è qualcosa di aleatorio perchè, come dice un detto popolare, l’orologio dei poveri non ha le ore segnate.

Tais_briciola di bambina_adotta un melo in fiore_casa

Il nonno, che conosciamo bene perchè è il leader della comunità, ci ha avvertiti per telefono della situazione, informandoci che lui e la giovane mamma, erano già sulla strada del ritorno con l’ambulanza perchè non avevano i mezzi per potersi fermare in città. “Potete fare qualcosa voi, nel frattempo?”. Francimar si è precipitata immediatamente all’ospedale e, informata che solo i parenti potevano entrare, si è inventata su due piedi che lei era la madrina di battesimo autorizzata dai genitori a prendersi cura della bimba. Il portiere e le infermiere hanno preso per buona la versione di Francimar e le hanno lasciato libero accesso anche nei giorni successivi, meritandosi poi il soprannome di “fata madrina”.

Piccolo essere indifeso, una briciola di bimba, ma tenace la nostra Taís, al punto che nel giro di pochi giorni è stata dichiarata fuori pericolo e dimessa.

Mentre aspetto che si trovi un mezzo che la riporti a casa, la osservo avvolta nel pannolino bianco dai bordi rossi, quasi perduta tanto è minuta, un visino tondo, ancora assopito e stanco per la dura battaglia per la sopravvivenza. Una macchiolina nera, perchè Taís è nera, come nera è la gente del suo villaggio, come neri sono i suoi occhi che appena si intravvedono quelle poche volte che si sveglia per succhiare pochi grammi di latte dal biberon. Purtroppo la mamma, almeno per il momento, non può allattarla perchè ha preso la dengue, come quasi tutti al suo villaggio.

AltroBrasile un matrimonio in Bianco e Nero
AltroBrasile un matrimonio in Bianco e Nero

Di ambulanze nemmeno l’ombra, anche se la piccola è uscita dall’incubatrice da poco più di quattro ore. Alla fine si devono arrendere a prendere posto in un pulmino, stipato all’inverosimile, tutte persone uscite da ospedali o consultori in cerca di cure che non trovano nelle loro località sperdute. Qui la gente del sertão impara fin da piccola che vivere è pericoloso.

A peggiorare le cose, nel bel mezzo del viaggio sono incappati in un acquazzone e l’acqua ha cominciato a entrare dal tetto. Per fortuna una pia donna ha provveduto a riparare mamma e bimba con la sua giacca.

Alla fine il viaggio è durato tutta la notte; arrivati a Manaira hanno dovuto prendere due moto perchè al villaggio si arriva solo su strada sterrata, che, quando piove, come questa volta, si trasforma in una pista da rally viscida e pericolosa.

Ci siamo affezionati a Tais e alla sua famiglia. Adesso che le nostre strade si sono incrociate non possiamo non chiederci come  sarà il futuro di questa bimba. Sopravviverà? Ce la farà ad affrontare le intemperie della vita, lei che nata prematura, è stata sbalzata in un mondo dove gli stessi adulti hanno grosse difficoltà per vivere.

Spesso, durante la mia permanenza nel Maranhão, quando nelle zone rurali più sperdute moriva un bimbo, quasi sempre per dissenteria, la gente non faceva drammi: “Dio aveva bisogno di un angioletto in cielo e cosi è venuto a prenderselo”.  Ma Tais non può  essere un angioletto in più e nero nel cielo di un dio crudele perchè ha diritto alla vita, è nata per vivere. Possiamo discutere sulle maternità precoci (la mamma ha già un altro figlio), la destrutturazione di molte famiglie a causa della povertà assoluta ecc.ecc.. Ma Tais è nata ed ha voglia di vivere.

Tais, grazie per averci insegnato a resistere, a credere nella vita ad oltranza. Noi ti amiamo e dedichiamo questa tua storia ai milioni di Tais che nel mondo vivono situazioni simili alla tua e spesso non ce la fanno a sopravvivere. Benvenuta alla vita, Tais!

…. All’ospedale qualche anima buona è passata e ha lasciato in dono alcune cose essenziali per Tais. Lì nel villaggio, condividono la povertà e quel poco che hanno. Qualcuno ha voglia di “adottare” la piccola Tais? La “fata madrina” Francimar non è gelosa: c’è spazio per tutti.

Per condividere ecco il mio conto corrente: Cassa Rurale Bassa Anaunia – Denno IT90X0807934730000000300384

Vuoi un pò più di informazioni.. vai Qui: AltroBrasile


Una risposta a “Una briciola di bimba.. di Luís Zadra!”

  1. […] A proposito della meravigliosa comunità guidata dal caro amico Luis Zadra in Brasile, vi invitiamo a leggere la sua storia scritta appositamente per il Pineta dal titolo “Una briciola di bimba…“. […]

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