Monumenti vegetali del nostro Bosco !

 

Eccomi qui con una nuova serie di post che vi raccontano del percorso a piedi che vi porterà alla scoperta dei fantastici monumenti vegetali che sono nascosti nel bosco attorno al Pineta..!!

È sempre emozionante pensare che gli alberi, pur immobili, abbiano potuto essere testimoni, per secoli, di tanti avvenimenti della storia, mentre l’uomo, nella sua frenetica e movimentata attività non può esserlo altrettanto, perché percorre un cammino nel tempo molto più breve.

Con la collaborazione di persone anziane di Coredo e del Corpo Forestale abbiamo scoperto e studiato 8 piante più un biotopo e una zona particolare nel bosco.

Tutti i percorsi per raggiungere le varie zone sono raggiungibili a piedi o in bicicletta partendo dal Pineta; le strade ed i sentieri sono di facile transito senza l’aiuto di guide e sono indicati con insegne.

Per gli accessi alle piante n. 1 – n. 2 – n. 3 sono stati tracciati nel bosco impenetrabile dei sentieri pedonali e l’ambiente naturale che abbiamo scoperto è veramente bello per i fiori, per le edere, per i cespugli ed i torrenti; è un modo per scoprire una natura incontaminata ed emozionante.

Anche il larice del n. 6 è particolarmente interessante come pure l’ambiente circostante.
Indubbiamente queste scoperte sia di piante particolari sia di boschi e ambienti naturali sono di notevole interesse didattico e turistico.

Parto raccontandovi dei punti 2 e 3 che sono entrambi degli splendidi esemplari di Abete rosso… i più lontani dal Pineta e  per questo vi consiglio di raggiungerli in Mountain Bike o in macchina se preferite.

Il numero 1, ovvero le Querce alla “Pousa delle Pozzelonge”, sono  state purtroppo abbattute recentemente perché ormai malate e non più in grado di sostenersi da sole qui sotto la foto dell’ultima quercia che era negli ultimi anni puntellata dai volontari.

quercia

Qui la mappa indicativa delle località :

mappa monumenti vegetali della Predaia
Mappa monumenti vegetali della Predaia

2) Abete Rosso in Località “Large”

Ecco il percorso consigliato…. parti dal Pineta e arriva a  Coredo in Piazza dei Cigni, quindi scendi verso Trento percorrendo Via IV Novembre, dopo la rotatoria a Dx  inbocca Via don L. Guetti sul  fianco nord del  magazzino frutta scendi a valle- dopo 600 m. arrivo in una piaz­zetta posteggio – a Sx strada forestale a fianco recinzione e bivio a Dx; curva a Sx con bivio sentiero per il punto, con deviazione segnalata sul posto, sentiero comodo ombreggiato nel bosco (per 100 m. si passa a fianco di un frutteto) dopo circa 800 m. arrivo al “pez de le large”.

Troviamo una gigantesca pianta d’abete con tronco perfettamente cilindrico e slanciato e, nonostante l’età (240 anni) è ancora in piena crescita sia in altezza sia in diametro e sfrutta l’umidità del vicino ruscello e del microclima favorevole nell’ambiente circostante.

Caratteristiche
Classe: Coniferopsida Circonferenza: m. 4,27
Ordine: Coniferae <> Diametro: m. 1,36
Famiglia: Pinaceae <> Altezza: m. 39
Genere: Picea <> Volume: m³ 18,40
Specie: Picea excelsa link (picea abies k) <> Peso: q.li 165 ca.
Nome dialettale: Pez <> Età: 240 anni

La presenza del nostro Abete di queste dimensioni ed età, peraltro ancora individuo di mezza età, rappresenta un fatto assai singolare e caratteristico. La sua posizione topografica, infatti, era racchiusa in un’area un tempo molto sfruttata dal pascolo del bestiame del vicino paese oltre che dalla raccolta della lettiera che serviva nella stalla per far meglio riposare gli animali.

N’è testimonianza di ciò la presenza attuale del Pino Silvestre e d’altri cespugli, Lantana, Ginestre, Pero Corvino, Erica e Ginepro che rappresentano, a queste quote, i primi insediamenti vegetali successivi ad uno sfruttamento intensivo del suolo.

L’Abete rosso, che cresce preferibilmente in vallette fresche e terreni profondi, ne trae da ciò un sicuro vantaggio, come nel caso del nostro “Pez de le large” che forse, perché cresciuto in un luogo poco appetibile da animali e persone o perché ad animali e uomo serviva come riparo dal sole e pioggia, ha voluto ringraziare entrambi con questa sua vigoria e maestosità.

L’ambiente, che si può considerare foresta allo stato naturale, è molto particolare e piacevole con un sottobosco fitto di cespugli e piante latifoglie e vaste zone con tappeto d’edera rustica.

Proprietà terapeutiche Abete Rosso:

Le gemme e le foglie dell’Abete hanno proprietà balsamiche, espettoranti e antisettiche. Alcuni rametti d’abete posti nei locali d’abitazione diffondono le loro essenze preziose e purificanti dell’aria.

3) L’Abete Rosso del Castel Bragher

Tempi di percorrenza: a piedi 120 min.; in auto 10 min.

Percorso; parti dal Pineta e arriva a  Coredo in Piazza dei Cigni, scendi per  Via Roma e poi la al primo incorcio inbocca la strada stretta sempre diritto sulla strada per  il Castel Bragher – strada asfaltata e facile da percorrere in auto o a piedi – distanza m. 2200 ca. – 50 m. prima del Castello a Dx esiste un sentiero in discesa che dà accesso alla pianta.

È un gigantesco Abete di ben 55 m. d’altezza con tronco cilindrico, slanciato e ancora in ottima crescita. È radicato in una piccola valle con ruscello a fianco del Castello, un maniero fra i più antichi e caratteristici della Provincia. Da notare le particolari posizioni delle radici che avvolgono, come una piovra, la piccola costruzione posta alla base (antica presa d’acqua) senza rovinarla. La zona circostante l’abete è particolare per la vegetazione rigogliosa del sottobosco e per la presenza di fiori che crescono spontanei.

Il territorio è di proprietà del Conte Thun Hohenstein (proprietario del Castello) e noi lo ringraziamo per la concessione di accesso. Si raccomanda al visitatore il rispetto dell’ambiente.

Caratteristiche
Quota: 630 s.l.m. Circonferenza: m. 3,10
Altezza: m. 55 < p> Diametro: m. 1,00
Volume: m³ 14,40 ca. Età: 160 anni

Vai alla seconda parte… dove troverete anche la mappa per farvi il percorso in tranquillità, seguendo il segnavia verde che trovate qui sotto.

monumenti
Il segnavia per il percorso dei Monumenti vegetali di Predaia

Vi aspetto, se desiderate venire a trovarci ecco le nostre offerte del momento.


3 risposte a “Monumenti vegetali del nostro Bosco !”

  1. […] larice è parte del naturale patrimonio boschivo della zona e la facile reperibilità dei materiali ha quindi ridotto l’impatto ambientale in fase di […]

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